Ispirato da una volontà di ribellione ai valori considerati normali dalla società e cultura del tempo, il Decadentismo trovò massima espressione artistica nella letteratura e pittura dei cosiddetti artisti maledetti, pittori e poeti mal visti dalla società borghese per la loro diversità. Il concetto di estraneità e ribellione al contesto sociale è stato ripreso nel secolo successivo seppur con un nome diverso, tramite il movimento Hippy degli anni 60.

Se a prima vista i due movimenti non sembrano avere elementi in comune, sono accompagnati da un senso di estraneità dal contesto sociale più elevato, e da un'espressione artistica trasandata, quasi casuale nella sua bellezza. Alcuni elementi di questa espressione artistica sono utilizzati tutt’ora, avendo preso nuova vita ed essendo stati valorizzati in nuovi concetti chiave. La serie Decadent vuole mostrare un'idea di trascuratezza ricercata, di una bellezza volutamente rovinata, le cui imperfezioni diventano punti chiave di lettura.

Con una grafica che richiama l'idea del trend tie-dye tipico del movimento Hippy, ma presentando un range di colori più neutri e scuri, l'effetto finale mostra un un fascino di rovina nel tempo che riesce a donare eleganza e spessore all'ambiente di utilizzo. Come il movimento a cui il nome si ispira, trasformiamo un concetto di partenza negativo in un pregio da sfoggiare con orgoglio.